Aging and Disease, agosto 2023
Sarcopenia nell’anziano
Una nuova molecola contrasta la perdita di forza muscolare, migliorando la connessione nervo-muscolo e la resistenza fisica
L’azione combinata sulle vie molecolari dell’agrina e della miostatina aumenta la stabilità delle giunzioni neuromuscolari e la resistenza fisica nei topi anziani. Lo dismostra lo studio realizzato dalle nostre ricercatrici del gruppo di Sviluppo e patologia del cervello in collaborazione con Pharmafox Therapeutics: la somministrazione della molecola ActR-Fc-nLG3 può contrastare l’atrofia delle fibre muscolari e garantire l’efficienza neuromuscolare nell’anziano.
Schellino Roberta 1,2, *, Marina Boido1,2, Jan W. Vrijbloed3, Ruggero G. Fariello 3, Alessandro Vercelli 1,2
Sarcopenia: l’impatto negativo sulla qualità della vita nelle persone anziane
La sarcopenia è la perdita di massa e forza muscolare. Si verifica in modo fisiologico con l’età, con un impatto negativo sulla qualità della vita delle persone anziane: contribuisce infatti alla fragilità, aumentando il rischio di cadute, riducendo la capacità di svolgere attività quotidiane e compromettendo l’indipendenza.
L’approccio terapeutico oggi disponibile per contrastare questa condizione consiste nell’aumentare la massa muscolare attraverso l’inibizione di una molecola, la miostatina: tuttavia, questa strategia migliora solo moderatamente la forza muscolare, non riuscendo a sostenere l’innervazione del muscolo, per cui si assiste comunque nel tempo a un progressivo peggioramento delle capacità motorie.
Una nuova molecola per contrastare l’atrofia muscolare
Una innovativa molecola l’ActR-Fc-nLG3 – brevettata dalle nostre ricercatrici del gruppo NICO di Sviluppo e Patologia del cervello guidato dal prof. Alessandro Vercelli con la company svizzera Pharmafox Therapeutics – è in grado sia di inibire la miostatina – aumentando così la dimensione delle fibre muscolari – sia di attivare la via dell’agrina, una proteina coinvolta nella formazione e mantenimento delle giunzioni neuromuscolari (GNM).
Le GNM rappresentano i punti di contatto tra i neuroni motori e le fibre muscolari, dove avviene la trasmissione dell’impulso nervoso che porta alla contrazione muscolare. Con l’età, queste diventano meno stabili: la giunzione si frammenta e può perdere l’innervazione, causando una ridotta capacità di contrazione muscolare.
Nello studio pubblicato sulla rivista Aging and Disease, la dott.ssa Roberta Schellino e la prof.ssa Marina Boido – in collaborazione con Pharmafox Therapeutics – dimostrano che la somministrazione di ActR-Fc-nLG3 in un modello di topo anziano migliora la stabilità delle GNM (che risultano più grandi e non frammentate rispetto ai controlli) e la loro innervazione, prevenendo l’atrofia delle fibre muscolari e quindi contrastando il fenotipo sarcopenico. Questo comporta inoltre migliori performance motorie, un aumento della forza e una maggiore resistenza degli animali agli sforzi fisici prolungati.

I risultati sono stati confrontati con quelli ottenuti su un gruppo di topi anziani trattati solo con l’inibitore della miostatina, in cui è stato osservato un aumento della massa muscolare, ma nessun miglioramento della stabilità delle GNM e delle prestazioni motorie.
In conclusione, lo studio rivela l’importanza di agire in maniera combinata sulle vie della miostatina e dell’agrina, per contrastare l’atrofia e garantire l’efficienza neuromuscolare nell’anziano. ActR-Fc-nLG3 è dunque una molecola promettente che potrebbe rivelarsi una valida terapia non solo per le persone affette da sarcopenia, ma anche da altre condizioni neuromuscolari degenerative.

Aging and Disease, 2 August 2023
Synergistically Acting on Myostatin and Agrin Pathways Increases Neuromuscular Junction Stability and Endurance in Old Mice
Schellino Roberta 1,2, *, Marina Boido1,2, Jan W. Vrijbloed3, Ruggero G. Fariello 3, Alessandro Vercelli 1,2
1 Department of Neuroscience Rita Levi-Montalcini, University of Turin, Turin 10126, Italy
2 Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi, University of Turin, Orbassano, 10043 Italy
3 PharmaFox Therapeutics AG, Möhlin, Aargau, Switzerland
* Corresponding Author
