Neuroni alternativi

Neuroni alternativi

Neuroni alternativi
Progetti per scoprire nuove forme di plasticità


di Luca Bonfanti, gruppo di ricerca Neuroplasticità adulta


L’idea

Gli studi effettuati su topi e cavie (roditori da laboratorio) hanno rivelato forme di plasticità inaspettate nel cervello “complesso” dei mammiferi. Queste forme ”estreme” di plasticità, come la genesi di nuovi neuroni nel corso della vita adulta, sono però meno evidenti nell’uomo, a causa di scelte evolutive [ puoi approfondire qui: Neurogenesi adulta e neuroni “immaturi” nei mammiferi: un TRADE-OFF evolutivo per la plasticità? ]

Come alternativa, abbiamo identificato nuove popolazioni di cellule nervose (i cosiddetti neuroni immaturi) che rimangono “dormienti” per anni, come una riserva in attesa di essere utilizzata nel momento del bisogno. Sorprendentemente, questa riserva è stoccata nelle regioni cerebrali più nobili, come la corteccia cerebrale e l’amigdala, sede di funzioni cognitive sofisticate e delle emozioni.

Un viaggio tra evoluzione e plasticità cerebrale: un obiettivo ambizioso

Alcuni anni fa, il nostro laboratorio ha iniziato a studiare l’esistenza dei neuroni immaturi in diverse specie di mammiferi dotati di cervelli molto diversi tra loro. Abbiamo così scoperto che questo tipo di plasticità, con l’evoluzione, anziché diminuire come la neurogenesi, è aumentata a dismisura nei cervelli grandi e complessi appartenenti a specie longeve (come la nostra).

Si conosce ancora molto poco sui neuroni immaturi e il nostro progetto intende studiarli in almeno 20 specie di mammiferi (uomo incluso), utilizzando i cervelli depositati in banche biologiche di istituzioni italiane e straniere. L’obiettivo è ambizioso: un lungo viaggio attraverso le diverse neuroanatomie che si sono diversificate nella filogenesi per capire come le scelte evolutive abbiano “scolpito” la plasticità dal topo all’uomo, e identificare dove e come sia meglio investire nel nostro cervello.

Le ricadute

Identificare e mappare le riserve di neuroni giovani nei cervelli grandi e complessi rappresenta la strada verso obiettivi ambiziosi:

  • capire il ruolo della plasticità cerebrale nel permettere al cervello di adattarsi a diverse situazioni ambientali e mantenersi efficiente nel corso della vita adulta
  • prevenire i danni dell’invecchiamento e l’insorgenza delle malattie neurodegenerative e delle demenze senili
  • permettere l’affinamento dei circuiti nervosi in via di accrescimento nel cervello dei giovani, consentendo all’individuo di formarsi quella “visione del mondo” che lo guiderà nel resto della vita

Per informazioni: luca.bonfanti@unito.it

Sostieni il progetto

Lo studio necessita di sostegno economico per coprire i costi materiali della ricerca e per favorire il coinvolgimento di giovani ricercatrici e ricercatori.

Puoi sostenere questo e altri progetti di ricerca:
con un   bonifico bancario  intestato a Fondazione Cavalieri Ottolenghi
IBAN: IT62X0200801140000060029682
IMPORTANTE!
indica nell’oggetto: Progetto NEURONI ALTERNATIVI, Prof. Bonfanti

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