La scienza è metodo, la società è opinione: nel solco di questa differenza sono nate le più grandi speranze e le più grandi paure. La ricerca scientifica è dietro tutti i grandi cambiamenti globali degli ultimi decenni, dalle tecnologie digitali ai grandi progressi della medicina, ma la società non sa quasi nulla dei suoi protocolli e della sua deontologia, e questo continua a permettere a personaggi senza scrupoli di proporre soluzioni miracolose, che si rivelano immancabilmente false.
Questo libro, combinando le visioni di un ricercatore delle «scienze dure» e di un giornalista-filosofo, esamina per così dire dall'interno questa frattura tra scienza e società; ne mette in luce i presupposti a partire da alcuni casi molto concreti (il «metodo» Stamina, ad esempio, e la vera ricerca sulle staminali), per arrivare al nocciolo della questione: come comunicare un discorso di verità in un mondo sempre più mediatizzato e schiacciato sul presente (e sempre meno informato)?
Come far capire che la scienza non elargisce all'istante elisir di lunga vita, ma è un lungo, arduo, accidentato sentiero? La risposta c'è già, e risiede nella scienza stessa: diffonderne e insegnarne i principi significherebbe opporre, a una cultura basata sull'emotività e sulla non verificabilità dei fatti, una cultura della conferma (o della smentita) sperimentale, in un progetto di rinnovamento culturale e civile.
Luca Bonfanti è professore di Anatomia al Dipartimento di Scienze Veterinarie dell'Università di Torino e ricercatore al Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi (NICO). Tra i primi a studiare la genesi di nuovi neuroni, da venticinque anni studia il rapporto tra cellule staminali e plasticità del cervello. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali e ha curato la stesura di libri specialistici. Nel 2009 ha pubblicato per Bollati Boringhieri il saggio scientifico-divulgativo: Le cellule invisibili. Il mistero delle staminali del cervello. Si occupa attivamente di comunicazione della scienza.
Armando Massarenti è responsabile del supplemento culturale «Il Sole 24 Ore Domenica». È direttore per Mondadori Università della collana Scienza e filosofia. È autore del manuale per le scuole Penso dunque sono (con Emiliano Di Marco, D'Anna, 2014). Con Il lancio del Nano ha vinto il Premio Filosofico Castiglioncello (2007) e il Premio di saggistica Città delle rose (2007). Il Dizionario delle idee non comuni ha ottenuto il Premio Capalbio 2011.
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