Filtra per anno:
24 june 2019 - TorinOggi.it
Interferenza a RNA: da Torino nuovo approccio terapeutico per la leucodistrofia
Lo studio guidato dal professor Alfredo Brusco fornisce una prova dell’efficacia del “silenziamento allele-specifico”, ponendolo come possibile terapia in tutte le malattie causate da duplicazione di gene
24 june 2019 - InSaluteNews.it
Malattie genetiche neurodegenerative, l’iRNA può spegnere selettivamente il gene ‘in eccesso’
Nuovo approccio terapeutico per la leucodistrofia, rara malattia neurodegenerativa. Lo studio, guidato dal prof. Alfredo Brusco dell’Università di Torino, fornisce una prova dell’efficacia del “silenziamento allele-specifico”, ponendolo come possibile terapia in tutte le malattie causate da duplicazione di gene. Studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Brain
24 june 2019 - UnitoNews.it
Interferenza a RNA: un nuovo approccio terapeutico per la leucodistrofia, rara malattia neurodegenerativa
Lo studio guidato dal Prof. Alfredo Brusco dell'Università di Torino fornisce una prova dell'efficacia del "silenziamento allele-specifico", ponendolo come possibile terapia in tutte le malattie causate da duplicazione di genere.
24 june 2019 - SaluteH24.com
LEUCODISTROFIA E INTERFERENZA A RNA: UN NUOVO APPROCCIO TERAPEUTICO
24 june 2019 - SaluteDomani.com
LEUCODISTROFIA E INTERFERENZA A RNA: UN NUOVO APPROCCIO TERAPEUTICO
17 june 2019 - VanityFair.it
E se un giorno si potesse cancellare la paura dalla memoria?
Uno studio pubblicato su «Neuron» apre la strada all'individuazione di strategie innovative per sconfiggere l’ansia patologica
17 june 2019 - Corriere.it - Torino
La ricercatrice che studia i neuroni si finanzia raccogliendo i soldi su Facebook
Chiara La Rosa: «Abbiamo racimolato 11 mila euro che mi permetteranno di lavorare fino a ottobre. Dopodiché, se non arriveranno nuovi finanziamenti, andrò all’estero. Dopo tutti i sacrifici fatti, voglio che la mia professionalità sia riconosciuta».
11 june 2019 - Obiettivo Salute - Radio24
Cervello e paura
Esiste nel cervello un interruttore molecolare che permette di controllare la paura: sono i neuroni che controllano il cosiddetto ormone dell'amore, l'ossitocina. Pubblicata sulla rivista Neuron, la scoperta è il risultato di uno studio realizzato da un team di ricerca europeo. A Obiettivo salute Ilaria Bertocchi dell'Istituto Nico, (Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi) dell'Università di Torino, che ha collaborato alla ricerca.
9 june 2019 - ANSA Scienza
La paura si può controllare 'a comando'
L'interruttore nei neuroni che controllano l'ormone dell'amore
9 june 2019 - Repubblica.it
Ricerca: scoperte nell'ipotalamo le tracce della memoria
E' opinione corrente che queste tracce di memoria si formino e si preservino in nuclei cerebrali superiori, mentre oggi prende forma l'ipotesi che nella formazione della memoria siano coinvolte anche strutture "antiche" e altamente conservate nell'evoluzione del cervello
9 june 2019 - Repubblica.it - Torino
Neuroscienze: a Torino una scoperta rivoluzionaria sui meccanismi della paura
La ricerca in collaborazione con scienziati di tutto il mondo: i ricordi più terribili nell'ipotalamo
9 june 2019 - IlMessaggero.it
La paura si può controllare a comando: scoperto un interruttore nel cervello che la "spegne"
9 june 2019 - QuotidianoPiemontese.it
Ricercatrice di Torino nel team che ha scoperto tracce di memoria nell’ipotalamo
9 june 2019 - LeScienze.it - MIND Mente & Cervello
Scoperte nell'ipotalamo le tracce della memoria
Lo studio pubblicato su "Neuron" scalfisce il dogma che colloca nell’ippocampo la formazione dei ricordi. È possibile attivare o bloccare l’espressione della paura controllando selettivamente i neuroni ipotalamici che producono ossitocina. La scoperta di un team di ricerca europeo, rappresentato in Italia dal NICO – Università di Torino. Comprendere i circuiti nervosi che sottendono la memoria della paura può aiutare nel trattamento di disordini psichiatrici come l’ansia, in cui la paura si trasforma da risorsa per la sopravvivenza a fenomeno patologico
9 june 2019 - AskaNews.it
Ricerca, scoperte nell’ipotalamo le tracce della memoria
Oltre a ippocampo coinvolte nei ricordi altre strutture cerebrali