Gruppo guidato da Annalisa Buffo

L’obiettivo della nostra ricerca è lo studio e il potenziamento del contributo che le cellule gliali (astrociti e oligodendrociti) e i progenitori neurali, endogeni o trapiantati, danno alla plasticità cerebrale e alla riparazione delle lesioni del sistema nervoso centrale (SNC).
2010-2020 NICO, i nostri 10 anni
Astrociti e progenitori degli oligodendrociti (OPC) sono tra i principali attori della risposta del tessuto nervoso al danno e rappresentano un target cellulare molto promettente per lo studio di nuovi approcci terapeutici applicabili a una varietà di lesioni e patologie neurodegenerative (trauma, ischemia cerebrale, Sclerosi Multipla, Malattia di Alzheimer, etc.).
Tra queste si distinguono le patologie caratterizzate dalla perdita selettiva di specifici tipi neuronali: per esempio alcune forme di atassia cerebellare congenita, in cui si ha la perdita progressiva dei neuroni di Purkinje del cervelletto, o il morbo di Huntington, in cui si ha la degenerazione dei neuroni dello striato. Per questo tipo di patologie, approcci di sostituzione cellulare mediante trapianto di progenitori/cellule staminali esogeni possono rappresentare una strategia promettente per il recupero funzionale.
Nello specifico, le nostre ricerche sono volte a chiarire:
- Come i diversi tipi di astrociti presenti nel SNC vengano prodotti durante lo sviluppo del sistema nervoso e in che modo contribuiscano alla formazione dei circuiti nervosi e alla rigenerazione tissutale in seguito a danno o patologia. Studi recenti del nostro gruppo di ricerca hanno dimostrato che in seguito a lesione traumatica, alcuni tipi di astrociti acquisiscono caratteristiche simili alle cellule staminali (Buffo et al., 2008). Lo studio dei meccanismi molecolari che sottendono all’eterogeneità e all’acquisizione di caratteristiche pro-rigenerative negli astrociti permetterà di individuare nuovi target terapeutici.
- Come funzionano e a che cosa servono gli OPC. Questi progenitori sono presenti in gran numero nel cervello adulto e anziano. Producono gli oligodendrociti mielinizzanti ma la loro capacità riparativa nell’ischemia o nella Sclerosi Multipla è limitata. Studi recenti suggeriscono inoltre che gli OPC abbiano una funzione neuroprotettiva e contribuiscano alla modulazione dell’attività neuronale. Conoscere i meccanismi cellulari e molecolari alla base del loro funzionamento ha implicazioni molto rilevanti per il mantenimento e il recupero della funzionalità neuronale in caso di patologia.
- Come la combinazione di approcci di trapianto cellulare e specifici protocolli di training motorio riabilitativo possa favorire l’integrazione degli elementi cellulari trapiantati e il recupero/mantenimento della funzione motoria in modelli di Atassia Spinocerebellare e Morbo di Huntington.
Per lo studio della malattia di Huntington abbiamo avviato una collaborazione con Huntington Onlus, la reta italiana della malattia di Huntington
Sindromi PTEN correlate - PHTS
Abbiamo avviato una collaborazione con l’Associazione PTEN ITALIA, che si propone di promuovere la conoscenza delle sindromi legate alle disfunzioni dell’oncogene PTEN, come la malattia di Lhermitte-Duclos (un tumore del cervelletto), l’autismo e forme di disabilità intellettiva.
Su questi fronti abbiamo avviato progetti di ricerca che intendiamo sviluppare in collaborazione con l’Associazione.
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Il Neurone Immortale?
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S&P BRAIN
Services and Products for preclinical proof of concepts
Il nostro spin off fornisce studi completi in vivo di proof-of-concept ad aziende farmaceutiche, biotecnologiche e di dispositivi medicali o a centri di ricerca.
Offre studi sperimentali di alta qualità che portino ai risultati attendibili necessari allo sviluppo della fase preclinica.
News
OpenPosition@NICO - prof. Buffo NSC-RECONSTRUCT
A Postdoctoral Fellowship is available in the Physiopathology of Neural Stem Cell group at the Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi (Orbassano, Torino, Italy), led by Annalisa Buffo. The fellowship is funded within NSC-Reconstruct, a 4-year H2020 European Union supported Project coordinated by Prof. Elena Cattaneo - University of Milan (Deputy Coordinator: Prof. Malin Parmar - Lund University).
Malattia di Huntington: trapianto di neuroni umani prodotti in provetta
Neuroni umani trapiantati in un modello sperimentale di malattia di Huntington sono in grado di maturare e integrarsi nei circuiti nervosi dell’ospite, contribuendo a migliorare le prestazioni motorie degli animali malati. Lo dimostra lo studio pubblicato su Stem Cell Reports dai team di ricerca NICO guidati da Alessandro Vercelli e Annalisa Buffo, e realizzato con il laboratorio di Elena Cattaneo (Università di Milano) grazie al progetto PRIN 2013-2016 e al consorzio europeo NeuroStemcellRepair.
NSC-Reconstruct: al via il progetto europeo
È partito oggi con il kick-off meeting telematico il progetto europeo Novel Strategies for Cell-based Neural Reconstruction (Horizon 2020), nel quale la Prof.ssa Annalisa Buffo del NICO – UniTo guida il pacchetto di lavoro mirato a mettere a punto strategie per la riparazione di reti cerebrali complesse, come quelle colpite nella malattia di Huntington.
Far fronte ai problemi che derivano dalle lesioni cerebrali che colpiscono i pazienti di malattie neurodegenerative, le cui esigenze da un punto di vista clinico sono, a oggi, senza risposta. È questo l’obiettivo del progetto coordinato dalla prof.ssa Elena Cattaneo dell’Università Statale di Milano che riunisce 13 enti tra Università, centri di ricerca, industrie e PMI di sei paesi europei.
Sclerosi Multipla: un nuovo bersaglio terapeutico per promuovere il riparo della mielina
Lo studio pubblicato su Glia - frutto di un progetto triennale supportato dalla Fondazione Cariplo (Progetto Ricerca Biomedica condotta da Giovani Ricercatori, ottenuto da Davide Lecca ed Enrica Boda) - aggiunge un nuovo tassello nella comprensione dei meccanismi di riparazione della mielina, e propone un nuovo bersaglio molecolare potenzialmente sfruttabile per disegnare nuove terapie per la Sclerosi Multipla.
Interferenza a RNA: un approccio terapeutico innovativo per la leucodistrofia, rara malattia neurodegenerativa
Dimostrata per la prima volta l’efficacia dell’iRNA su neuroni differenziati a partire da cellule staminali di pazienti. Sulla prestigiosa rivista Brain lo studio - guidato da Alfredo Brusco (Dipartimento di Scienze Mediche UNITO) e Annalisa Buffo (Dipartimento di Neuroscienze Rita-Levi Montalcini UNITO e NICO) - propone una nuova strategia terapeutica per curare malattie genetiche associate alla duplicazione di un gene, come la leucodistrofia autosomica dominante a esordio in età adulta (ADLD).
Come nasce una stella: origine e sviluppo degli astrociti, le vere 'star' del cervello
Svelato per la prima volta il processo che genera diversi tipi di astrociti nel cervello. Lo studio del nostro gruppo di ricerca guidato da Annalisa Buffo, pubblicato sulla prestigiosa rivista Plos Biology, conferma il ruolo cruciale degli astrociti nel corretto sviluppo e mantenimento della funzionalità neuronale, e apre nuove strade per comprendere i disturbi del neurosviluppo.
HackUniTO for Ageing: i nostri progetti dedicati all'invecchiamento
Scopri e sostieni i nostri progetti: ricerca di base e applicata insieme per prevenire e combattere gli effetti dell'invecchiamento.