Frontiers in Cellular Neuroscience, 30 gennaio 2018
Un farmaco che agisce a livello muscolare per contrastare l’Atrofia Muscolare Spinale
Risultati preclinici suggeriscono che la somministrazione di NT-1654 possa rappresentare un valido approccio terapeutico, per contrastare l’alterata innervazione e l’atrofia muscolare nei pazienti affetti da SMA
Marina Boido1, Elena De Amicis1, Valeria Valsecchi1, Marco Trevisan1, Ugo Ala2, Markus A. Ruegg3, Stefan Hettwer4, Alessandro Vercelli1,5
Le placche o giunzioni neuromuscolari (NMJ, neuromuscular junction in inglese) sono le strutture con cui le fibre nervose dei motoneuroni innervano i muscoli scheletrici: nell’Atrofia Muscolare Spinale (SMA) sono state recentemente osservate notevoli anomalie a livello delle NMJ, tra cui ridotte dimensioni, alterazioni nella trasmissione del segnale e accumulo di neurofilamento.
Lo sviluppo delle NMJ è finemente regolato da diverse molecole, e in particolare dal sistema agrina-neurotripsina che ne guida la maturazione.
Nell’articolo pubblicato su Frontiers in Cellular Neuroscience, il gruppo di ricerca guidato dal nostro direttore Prof. Alessandro Vercelli ha osservato ridotti livelli di agrina nel modello sperimentale di SMAII utilizzato, rispetto ai controlli: riduzione che sembrava dunque giustificare la anomalie strutturali e funzionali precedentemente riportate. Ipotizzando che stabilizzare le NMJ potesse ritardare la progressione della patologia, abbiamo effettuato una somministrazione giornaliera di un frammento di agrina biologica (NT-1654, sintetizzato e fornito dalla biotech svizzera Neurotune AG).
Il trattamento si è rivelato efficace: ha supportato infatti una significativa maturazione delle NMJ e una conseguente migliore innervazione dei muscoli, risultati quindi più trofici. Ben correlando con le positive osservazioni istologiche e molecolari, anche le performance motorie osservate negli animali trattati sono risultate migliori; infine è stata registrata anche una parziale, ma significativa estensione della loro sopravvivenza media.
Complessivamente, questi risultati preclinici suggeriscono che la somministrazione di NT-1654 possa rappresentare un valido approccio terapeutico, per contrastare l’alterata innervazione e l’atrofia muscolare nei pazienti affetti da SMA, eventualmente in combinazione con altre promettenti terapie (vedi Spinraza, AVXS-101) mirate ad aumentare la produzione di SMN, la proteina carente nella SMA.
Inoltre il trattamento proposto potrebbe rivelarsi efficace anche per altre patologie neuromuscolari, come la malattia di Charcot Marie Tooth (una malattia genetica che colpisce il sistema nervoso periferico, cioè i nervi) o la miastenia (una malattia caratterizzata da debolezza muscolare).
La figura indica come il trattamento con NT-1654 stimoli la maturazione della placche neuromuscolari.
Front. Cell. Neurosci., 2018 January 30
Increasing Agrin Function Antagonizes Muscle Atrophy and Motor Impairment in Spinal Muscular Atrophy
Marina Boido1, Elena De Amicis1, Valeria Valsecchi1, Marco Trevisan1, Ugo Ala2, Markus A. Ruegg3, Stefan Hettwer4, Alessandro Vercelli1,5
1 Department of Neuroscience Rita Levi Montalcini, Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi, University of Turin, Turin, Italy
2 Department of Molecular Biotechnology and Health Sciences, University of Turin, Turin, Italy
3 Biozentrum, University of Basel, Basel, Switzerland
4 Neurotune AG, Schlieren, Switzerland
5 Department of Neuroscience Rita Levi Montalcini, National Institute of Neuroscience, Turin, Italy
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