La proteina CITK possibile target terapeutico per i medulloblastomi più gravi

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18/03/2020
La proteina CITK possibile target terapeutico per i medulloblastomi più gravi

Cancers, 26 febbraio 2020
La proteina CITK possibile target terapeutico per i medulloblastomi più gravi
Lo spegnimento di Citron Kinase sensibilizza inoltre le cellule di medulloblastoma alle terapie attualmente usate come i raggi X e il cisplatino

Gianmarco Pallavicini1,2,3*, Giorgia Iegiani1,2,3, Gaia Elena Berto1,2,3, Elisa Calamia4, Edoardo Trevisiol4, Andrea Veltri4, Simona Allis5 and Ferdinando Di Cunto1,2,3*

DICUNTO - web

Il medulloblastoma è il più comune tumore celebrare in età pediatrica, ed è classificato in quattro sottogruppi molecolari: WNT, SHH, Gruppo 3 e Gruppo 4. Il trattamento di questo tipo di neoplasia consiste nella rimozione chirurgica della massa tumorale, radioterapia e chemioterapia. Questi trattamenti conseguono buoni risultati riguardo alla sopravvivenza, che a seconda del sottotipo molecolare varia tra il 50% e il 90% dei casi. Tuttavia, le terapie attualmente disponibili determinano importanti disturbi neurologici, cognitivi ed endocrini, per cui è necessario individuarne nuove più specifiche ed efficaci.

Il gruppo di Neurogenesi embrionale guidato dal prof. Ferdinando Di Cunto ha individuato di recente la proteina Citron Kinase (CITK) come possibile bersaglio terapeutico per il medulloblastoma di tipo SHH. In questo nuovo lavoro, pubblicato sulla rivista Cancers, i nostri ricercatori hanno dimostrato che CITK può essere un target terapeutico anche per i sottogruppi 3 e 4, i cui pazienti hanno generalmente una prognosi più severa.

Figure 1
Immagine rappresentativa di D341 (cellule di medullblastoma) dopo 72 ore di trattamento con siRNA controllo o anti CITK. In rosso l'actina ed in blu i nuclei. Si può notare come nelle cellule senza CITK ci siano 2 Binucleate.   

Lo spegnimento di CITK è in grado infatti di ridurre la divisione e provocare la morte in cellule di medulloblastoma Gruppo 3/4. Inoltre, è stato osservato che la mancanza di CITK amplifica l’effetto dei raggi-X e del cisplatino (un chemioterapico) su tutte le cellule di medulloblastoma trattate (SHH, Gruppo 3 e 4). Questi studi rappresentano un ulteriore stimolo per lo sviluppo di inibitori selettivi della proteina CITK, che potrebbero rappresentare una nuova arma per il trattamento di queste gravi neoplasie.

Graphical abstract1
Graphical abstract
Lo spegnimento di CITK blocca la proliferazione del medulloblastoma e aumenta la sensibilità ai raggi X e cisplatino; questo rendendo inattiva la ricombinazione omologa una volta delocalizzato via dal nucleo RAD51.

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1 Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi, Turin, Italy
2 Department of Neurosciences, University of Turin, Italy
3 Neuroscience Institute of Turin (NIT), Turin, Italy
4 Department of Radiology, San Luigi Gonzaga Hospital, University of Turin
5 Radiation Oncology, Department of Oncology, San Luigi Gonzaga Hospital, University of Turin
*Corresponding Author.

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