Glia, 12 marzo 2020
Sclerosi Multipla: un nuovo bersaglio terapeutico per promuovere il riparo della mielina
Marangon D1, Boda E2,3, Parolisi R2,3, Negri C1, Giorgi C4, Montarolo F3,5, Perga S3,5, Bertolotto A3,5, Buffo A2,3, Abbracchio MP1, Lecca D1
La Sclerosi Multipla è una malattia autoimmune, nella quale gli elementi del sistema immunitario penetrano nel sistema nervoso centrale e attaccano la mielina che riveste gli assoni dei neuroni. La mielina può essere "riparata" nelle prime fasi della malattia, ma in fase cronica le lesioni si accumulano e la comunicazione fra i neuroni può interrompersi. Questo può portare a deficit motori, sensoriali e cognitivi.
Le terapie correntemente in uso per i pazienti con Sclerosi Multipla sono dirette a prevenire le recidive della patologia "tenendo a bada" il sistema immunitario. In questo momento non sono però disponibili strategie terapeutiche finalizzate a riparare le lesioni accumulate e a "far tornare indietro l'orologio" della patologia.
In questo lavoro pubblicato sulla rivista Glia, i ricercatori del NICO Enrica Boda, Roberta Parolisi, Annalisa Buffo (Gruppo Fisiopatologia delle Cellule Staminali Cerebrali), Francesca Montarolo, Simona Perga e Antonio Bertolotto (Gruppo Neurobiologia Clinica), in collaborazione con il gruppo di ricerca del Dr. Davide Lecca e Prof.ssa Maria Pia Abbracchio dell'Università di Milano e della Dr.ssa Corinna Giorgi dell'EBRI di Roma, hanno dimostrato che il silenziamento di miR125a-3p porta ad un significativo miglioramento della riparazione della mielina in modelli animali di Sclerosi Multipla.
I progenitori degli oligodendrociti che sovra-esprimono miR125a-3p (in verde) mantengono marcatori di immaturità (NG2, in rosso)
MiR125a-3p è un microRNA, cioè una corta sequenza di nucleotidi in grado di regolare l’espressione di altri geni. I nostri ricercatori hanno scoperto che i livelli di miR125-3p sono elevati nel liquor e nelle lesioni attive di pazienti con Sclerosi Multipla, e negli oligodendrociti (le cellule che producono la mielina) di topo quando questi non riescono a riparare la mielina. Partendo da questa evidenza, la ricerca ha dimostrato che miR125-3p agisce come un inibitore della riparazione della mielina andando a modulare l'espressione di geni necessari per la maturazione degli oligodendrociti. Infine, lo studio ha dimostrato che lo spegnimento dell'espressione di miR125-3p nel tessuto nervoso lesionato accelera il processo di riparazione della mielina.
Il silenziamento di miR125a-3p (α-miR125a-3p) accelera la ricomparsa della mielina (in marrone) in lesioni demielinizzanti della sostanza bianca sottocorticale.
Questo studio - frutto di un progetto triennale supportato dalla Fondazione Cariplo (Progetto Ricerca Biomedica condotta da Giovani Ricercatori, ottenuto da Davide Lecca ed Enrica Boda, ID: 2014-1207) - aggiunge un nuovo tassello nella comprensione dei meccanismi di riparazione della mielina e propone un nuovo bersaglio molecolare potenzialmente sfruttabile per disegnare nuove terapie per la Sclerosi Multipla.
1 Department of Pharmacological and Biomolecular Sciences, Università degli Studi di Milano, Milan, Italy.
2 Department of Neuroscience Rita Levi Montalcini, University of Turin, Turin, Italy.
3 Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi, Orbassano, Italy.
4 European Brain Research Institute Rita Levi-Montalcini, Rome, Italy.
5 Neurobiology Unit, Neurology-CReSM (Regional Referring Center of Multiple Sclerosis), AOU San Luigi Gonzaga, Orbassano, Italy.
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