Brain Pathology, ottobre 2020
Sclerosi multipla: le lesioni del tessuto cerebrale sono associate a una alterazione della proteina A20
Simona Perga 1 2 3, Francesca Montarolo 1 2 4, Serena Martire 1 2, Brigitta Bonaldo 1 3, Gabriele Bono 1 2, Jessica Bertolo 1 2, Roberta Magliozzi 5 6, Antonio Bertolotto 1 2
La sclerosi multipla (SM) è una malattia cronica caratterizzata da una reazione anomala del sistema immunitario, che attacca il sistema nervoso centrale danneggiando la mielina che riveste i neuroni. Questo processo infiammatorio porta infine alla formazione di lesioni sia nella sostanza bianca, dove si trovano le fibre mielinizzate dei neuroni, sia in quella grigia, dove si trovano principalmente i corpi nei neuroni e le fibre non mielinizzate.
La proteina A20 gioca un ruolo chiave nel controllo del sistema immunitario e nello spegnimento dell’infiammazione. In passato abbiamo osservato che le cellule del sistema immunitario presenti nel sangue delle persone con SM esprimono livelli di A20 più bassi rispetto alle persone sane, da qui nasce l’ipotesi che la SM sia caratterizzata da un deficit nei meccanismi di spegnimento dell’infiammazione “periferica”. Tuttavia, non è noto se A20 sia presente e abbia un ruolo anche nelle cellule residenti nel sistema nervoso centrale.
In questo studio pubblicato su Brain Pathology, le nostre ricercatrici del laboratorio di Neurobiologia clinica hanno analizzato per la prima volta l’espressione di A20 in tessuti cerebrali post-mortem di persone con SM, confrontandola con quella di tessuti di persone senza SM, grazie a tecniche di immunoistochimica, immunofluorescenza e biologia molecolare.
Lo studio è stato condotto in collaborazione con la Dott.ssa Roberta Magliozzi dell’Università di Verona, Dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento. I tessuti cerebrali analizzati sono stati ottenuti dalla MS Society Tissue Bank dell’Imperial College di Londra (UK).
In primo luogo lo studio ha rilevato che A20 è presente nel tessuto cerebrale delle persone con e senza SM. Tuttavia, nelle lesioni infiammatorie attive della sostanza bianca e della sostanza grigia, l’espressione di A20 risulta maggiore rispetto al tessuto non lesionato o a quello dei controlli sani. Questa espressione è localizzata principalmente negli astrociti, cellule del tessuto nervoso che fisiologicamente svolgono una funzione nutritiva e di sostegno per i neuroni, ma quando attivati in seguito a stimoli infiammatori possono alimentare dannosi processi di neuro-infiammazione.
Questo studio rivela che A20 ha un ruolo fondamentale non solo nell’infiammazione periferica, ma anche in quella del sistema nervoso centrale, e che un'alterazione di questa proteina può quindi contribuire su più fronti ai processi patologici tipici della SM.
Una conoscenza più approfondita di A20 - in futuro - potrà guidare lo sviluppo di nuovi approcci terapeutici mirati a ripristinare i meccanismi di controllo dell’infiammazione.
Graphical abstract
Le prime 3 colonne dell’immagine rappresentano reazioni immunoistochimiche su sezioni di tessuto cerebrale post-mortem di persone con SM. In particolare, nella prima colonna sono visibili le lesioni della sostanza bianca e della sostanza grigia in seguito a marcatura della mielina, la seconda colonna evidenzia la presenza di infiltrati infiammatori, mentre la terza mostra la presenza di A20 nelle lesioni. La quarta colonna rappresenta reazioni di immunofluorescenza nelle aree lesionate del tessuto, che mostrano localizzazione di A20 in cellule ramificate corrispondenti ad astrociti.
1 Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi (NICO), Orbassano, Italy.
2 Neurobiology Unit, Neurology - CReSM (Regional Referring Center of Multiple Sclerosis), San Luigi Gonzaga University Hospital, Orbassano, Italy.
3 Department of Neuroscience "Rita Levi Montalcini", University of Turin, Turin, Italy.
4 Department of Molecular Biotechnology and Health Sciences, University of Turin, Turin, Italy.
5 Division of Brain Sciences, Department of Medicine, Imperial College London, London, UK.
6 Neurology B, Department of Neurological and Movement Sciences, University of Verona, Verona, Italy.
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