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The Scientist, 1 aprile 2018
Reti perineuronali: un meccanismo per controllare la plasticità del cervello
D Carulli, Dipartimento di Neuroscienze dell'Università e Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi
Nel sistema nervoso centrale di numerose specie animali, incluso l'uomo, alcuni tipi di neuroni sono rivestiti da uno strato di matrice extracellulare, chiamato rete perineuronale. Come dice il nome, questo rivestimento presenta dei buchi, all'interno dei quali si trovano i contatti sinaptici sul neurone.
Anche se scoperte alla fine del XIX secolo, solo negli ultimi anni si stanno comprendendo la struttura e la funzione delle reti perineuronali. Esse sono coinvolte nella stabilizzazione dei contatti tra neuroni, e di conseguenza nella riduzione della plasticità del sistema nervoso, che è alla base non solo delle capacità di apprendimento ma anche di quelle di riparazione e guarigione dopo un danno. Temi di cui si occupa il nostro gruppo di Fisiopatologia delle cellule staminali cerebrali, guidato da Annalisa Buffo (e di cui fa parte Daniela Carulli).
Studi recenti hanno anche dimostrato un'alterazione della struttura delle reti perineuronali in cervelli post-mortem di pazienti affetti da schizofrenia, e un possibile coinvolgimento delle reti nell'eziopatogenesi dell'autismo, dell'epilessia e della depressione. Le reti perineuronali sono pertanto un target potenziale per il trattamento di numerose patologie del sistema nervoso centrale.
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