13 > 17 marzo
Settimana del cervello 2017
L’IMPOSSIBILITÀ DI ESSERE NORMALI
Circolo dei Lettori, Via Bogino 9 - Torino
I concetti di normalità e di devianza sono strettamente correlati al nostro cervello e al comportamento dell'intera popolazione.
Questi sono spesso utilizzati per discriminare ed emarginare alcuni individui dalla società, causando stigma e isolamento a molte persone.
Chi è veramente normale? È possibile essere normale?
lunedì 13 marzo - ore 18:00
LO SVILUPPO DEL CERVELLO: LA COMPLESSITÀ DELLA NORMALITÀ
Benedetto Vitiello - Clinica neuropsichiatrica infantile dell'Università di Torino
Ferdinando Di Cunto - Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi, Università di Torino
Il neuropsichiatra infantile incontra il neurobiologo per esplorare l'influenza dello sviluppo del cervello sul comportamento normale nell'adolescente e nell'adulto. Così dai lievi disturbi dello sviluppo, dai deficit di attenzione e iperattività (ADHD), fino a patologie più gravi come le malattie genetiche, l'autismo e la schizofrenia, lo sviluppo del cervello può essere modificato e può avere un impatto sul comportamento del bambino, sfidando il concetto di normalità.
martedì 14 marzo - ore 21:00
SCHIZOFRENIA E PSICOSI. TERAPIA PER ESSERE NORMALE
Paola Rocca - Dipartimento di Neuroscienze "Rita Levi Montalcini" dell'Università di Torino
La schizofrenia colpisce l'essenza dell'identità della persona, il cervello e le più complesse funzioni da questo mediate. Interessa l'abilità di pensare, provare ed esprimere emozioni, comprendere le situazioni sociali, avere normali relazioni interpersonali, interpretare le esperienze passate e pianificare le future. La sua precoce età d'esordio e la tendenza a cronicizzare, anche a livelli di gravità significativi, sono causa di importante sofferenza per il paziente e i familiari. Una "guarigione" è possibile e può essere identificata nel concetto di recovery, il far fronte alle sfide quotidiane, il percorso di accettazione e lotta allo stigma.
mercoledì 15 marzo - ore 18:30
SENZA LIMITI: IL POTENZIAMENTO FARMACOLOGICO
Michele Simonato - Università di Ferrara, Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e Istituto Nazionale di Neuroscienze
Alcuni farmaci possono aumentare l'attenzione e le prestazioni mentali. Il loro uso è stato ed è abbastanza comune: soldati, studenti, creativi in crisi d'ispirazione e un numero considerevole di ricercatori sono ben consapevoli degli effetti di queste sostanze. Viene da chiedersi se estendono il nostro potenziale e il concetto di normalità, o portano oltre il limite, all'anormalità? Quali rischi sono associati al loro impiego?
giovedì 16 marzo - ore 18:00
DI CHI SONO QUESTE MANI? NEUROSCIENZE E BIZZARRIE DEL SÉ CORPOREO
Annamaria Berti - Dipartimento di Psicologia dell'Università di Torino
La sensazione di avere un corpo è così ovvia che sembra non esserci nulla da spiegare al riguardo. Gli studi su pazienti con lesioni cerebrali - affetti da un curioso disturbo della consapevolezza corporea che induce a considerare il braccio di un'altra persona come appartenente al proprio corpo e il proprio braccio come appartenente a un'altra persona - dimostrano, invece, che la coscienza corporea si costruisce attraverso un processo complesso e multidimensionale, rilevabile con i metodi delle neuroscienze.
venerdì 17 marzo - ore 18:00
LA PERSONALITÀ E I SUOI DISTURBI: DOV'È IL CONFINE CON LA NORMALITÀ?
Alessandro Zennaro - Scuola di Studi Superiori Ferdinando Rossi, Dipartimento di Psicologia dell'Università di Torino
Fin dall'antichità sappiamo che il comportamento individuale è estremamente vario ma può essere ricondotto ad alcuni prototipi relativamente prevedibili. Rispetto alla "normalità", certi prototipi comportamentali vengono considerati psicopatologici. La loro classificazione, tuttavia, deriva dal modo dominante di intendere la psicopatologia in una determinata epoca, o è frutto delle sintesi e dei compromessi fra i punti di vista più rappresentativi in ogni tempo e contesto socio-culturale?
Una risposta a questa domanda è che la classificazione dei disturbi psicopatologici sia socialmente negoziata. Perché, tra tutti i disturbi, quelli della personalità sono probabilmente gli aspetti del comportamento umano più difficili da definire, comprendere, classificare, distinguere dalla normalità e, eventualmente, curare.
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Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili
Associazione CentroScienza
tel. 011 8394913 - info@centroscienza.it
centroscienza.it/settimana_cervello17 - dana.org/brainweek
La Settimana del Cervello 2017 a Torino è promossa da CentroScienza Onlus, con il sostegno della Compagnia di San Paolo, in collaborazione con Regione Piemonte, Istituto Nazionale di Neuroscienze INN, Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi - NICO, Centro Interdipartimentale di Neuroscienze - NIT dell'Università di Torino, Circolo dei Lettori.
La rassegna si svolge nell'ambito di un progetto internazionale promosso dalla DANA Alliance for Brain Initiatives e in Europa dalla FENS (Federation of European Neuroscience Societies).
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