12- 15 marzo
Settimana del Cervello 2024
dedicata a Ferdinando Rossi, a dieci anni dalla scomparsa
Ferdinando Rossi ci ha lasciato il 24 gennaio 2014. Neuroscienziato di fama internazionale, fondatore del nostro Istituto, ha ricoperto numerosi e importanti incarichi accademici: Preside della Facoltà di Psicologia, Direttore del Centro Interdipartimentale di Studi Avanzati in Neuroscienze (NIT) e, dal 2012, Direttore del Dipartimento di Neuroscienze "Rita Levi Montalcini". Pochi mesi prima della sua scomparsa è stato nominato Vice-Rettore per la ricerca scientifica. L'Università di Torino gli ha intitolato la Scuola di Studi Superiori da lui fondata e la Biblioteca federata di Medicina.
mercoledì 13 marzo 2024 - ore 17:45
Auditorium del Complesso Aldo Moro - Università di Torino
Via Sant’Ottavio 18, Torino
Saluti di benvenuto
Stefano Geuna, Rettore dell’Università di Torino
Alessandro Mauro, Direttore del Dipartimento di Neuroscienze Rita Levi Montalcini - Università di Torino
modera: Annalisa Buffo, Vicedirettrice Fondazione Cavalieri Ottolenghi - NICO, Vicedirettrice alla Terza Missione del Dipartimento di Neuroscienze Rita Levi Montalcini - Università di Torino
Ferdinando Rossi, la sua eredità scientifica e umana nel tempo
Alessandro Vercelli, Direttore scientifico Fondazione Cavalieri Ottolenghi - NICO, Vice-Rettore alla Ricerca Biomedica dell’Università di Torino, Past President SINS - Società Italiana di Neuroscienze
Ferdinando Rossi Lecture on Neuroscience
La ricerca sul cervello e la malattia di Alzheimer:
ci sarà una luce in fondo al tunnel?
Monica DiLuca, Presidente della SINS - Società Italiana di Neuroscienze, Direttrice del Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari, Università Statale di Milano
La ricerca sul cervello è un campo in rapida evoluzione e sempre più all’avanguardia nella scienza. Uno studio condotto in Europa ha quantificato in 800 miliardi annui il costo delle principali malattie cerebrali, stimando inoltre che i disturbi cerebrali colpiscono 179 milioni di cittadini europei. A causa dell’invecchiamento della società europea, malattie come il morbo di Alzheimer o la depressione colpiranno una vasta popolazione. Solo la comprensione dei meccanismi patogenetici che sono responsabili di malattia costituirà la premessa essenziale per nuovi approcci terapeutici.
La malattia di Alzheimer (AD) è una patologia neurodegenerativa cronica e progressiva, causata da eventi diversi convergenti in processi di alterazione della normale funzionalità sinaptica neuronale. Il cervello adulto sano è dotato di un vasto numero di sinapsi, strutture che trasmettono segnali attraverso le cellule nervose per consentire comunicazioni, elaborazione e archiviazione delle informazioni in tutto il sistema nervoso. Nella malattia di Alzheimer, è noto che queste connessioni sinaptiche, si perdono troppo presto e scompaiono. Si ritiene che questa degenerazione delle sinapsi inizi molto prima della perdita di memoria e acceleri con il progredire delle malattie. Il laboratorio della prof.ssa DiLuca studia le cause della degenerazione delle sinapsi nelle malattie neurodegenerative con lo scopo finale di identificare e validare nuovi approcci terapeutici.
Ingresso libero fino a esaurimento posti
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GiovedìScienza racconta la ricerca al NICO
Vivere per sempre.
Una popolazione sempre più longeva, i suoi problemi e le risposte della ricerca
Hai perso la diretta? Guarda ora il video di GiovedìScienza al NICO: una puntata in diretta dai nostri laboratori dedicata alla ricerca sull'invecchiamento.