AVIVA Community Fund
Bambini prematuri oggi, adulti in salute domani.
Grazie a quanti di voi hanno votato il progetto di Enrica Boda
Ogni anno in Italia nascono 40mila neonati prematuri. Circa la metà presenta disordini del neurosviluppo a causa dello stato di infiammazione e ipossia a cui è sottoposto il tessuto nervoso dopo la nascita. L’apparato respiratorio e cardiovascolare dei bimbi prematuri non garantisce infatti il necessario apporto di ossigeno al cervello.
Il sistema immunitario inoltre è più debole e li rende più vulnerabili alle infezioni. Studi recenti hanno dimostrato che l’ipossia e le infezioni neonatali hanno conseguenze a lungo termine e sono associati a un aumentato rischio di sviluppare disordini neuropsichiatrici e alcuni tipi di tumori durante la vita adulta. I meccanismi biologici alla base di questo aumentato rischio sono in larga parte sconosciuti.
Che cosa stiamo facendo:
Il gruppo di ricerca di Enrica Boda sta studiando gli effetti delle infezioni neonatali sullo sviluppo cerebrale. Abbiamo scoperto che infezioni batteriche nei primi giorni di vita inducono uno stato di infiammazione e di stress ossidativo cerebrale e portano ad alterazioni del DNA e dell’espressione genica dei progenitori neurali che sono ritenuti l’ origine dei tumori cerebrali. Vogliamo estendere la nostra indagine allo studio degli effetti a lungo termine dell’ipossia neonatale. Per poterlo fare abbiamo bisogno di una strumentazione specifica e di personale qualificato.
Perché è importante studiare questi aspetti:
1. Per capire come le complicanze neonatali associate alla nascita pretermine influenzino la nostra salute nella vita adulta;
2. Per individuare processi biologici specifici che possano funzionare come “bersagli” per l’elaborazione di terapie preventive;
3. Per individuare precocemente persone più vulnerabili allo sviluppo di patologie/tumori e dare loro l’opportunità di accedere a programmi di diagnosi precoce e strategie di prevenzione.
Beneficiari del progetto
I beneficiari diretti del progetto saranno il nostro istituto (che potrà acquisire una strumentazione indispensabile per questo studio), il ricercatore beneficiario della borsa di studio e la comunità scientifica (che beneficerà delle nuove conoscenze derivanti dallo studio). Poiché il nostro obiettivo ultimo è arrivare ad identificare e trattare precocemente soggetti più vulnerabili allo sviluppo di tumori/patologie, i beneficiari finali del progetto saranno il sistema sanitario e l’intera società.
Grazie a chi ha dato il suo voto per sostenere il nostro progetto!
Le votazioni sono chiuse, i finalisti saranno annunciati il 12 aprile.
Aviva Community Fund offre un aiuto concreto alle organizzazioni non profit per dare vita a buone idee sul territorio italiano
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Area Ricercatori
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