La plasticità cerebrale: l'unica salvezza per gestire il cambiamento?

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29/10/2020
La plasticità cerebrale: l'unica salvezza per gestire il cambiamento?

Politecnico di Torino
Dipartimento di Ingegneria dell'Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture

Sabato 31 Ottobre 2020 - ore 10:30

La plasticità cerebrale: l'unica salvezza per gestire il cambiamento?

Prima "Conversazione" del 5° ciclo - Conversazione on-line sulla piattaforma BBB 

La plasticità cerebrale (possibilità del cervello di cambiare la sua struttura nel tempo) ha sempre affascinato le Neuroscienze, in quanto eccezione alla ben nota "staticità" del sistema nervoso e potenziale risorsa per riparare i danni irreversibili delle malattie neurologiche. Negli ultimi anni si è incominciato a capire, e ad apprezzare, il ruolo "fisiologico" della plasticità, come strumento essenziale all'apprendimento, alla crescita personale e come possibile prevenzione del decadimento cognitivo. Alla base di tutto ci sarebbero popolazioni di neuroni giovani e, in alcuni casi, addirittura "nuovi".

Interventi:

Luca Bonfanti, neuroscienziato (Università degli Studi di Torino e Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi - NICO)
Cristina Meini, filosofa (Università del Piemonte Orientale)
Valeria Chiono (Politecnico di Torino)

Modera: Angelo Tartaglia (Politecnico di Torino)

Introduce Marco Piras, vice direttore del DIATI

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