Nutrire i talenti per far crescere la ricerca
Le prime tre vincitrici del bando per giovani ricercatrici e ricercatori
Si è svolta giovedì 28 novembre la premiazione delle prime 3 vincitrici del bando nato per sostenere l’impegno di giovani e brillanti ricercatrici e ricercatori con borse di ricerca della durata di un anno, da svolgere presso il NICO.
Il progetto nasce grazie al contributo di Fondazione Venesio Ente Filantropico, rappresentata alla premiazione dalla Presidente, dr.ssa Wilma Borello, e dalla Segretaria generale, dr.ssa Marina Bosio. Le altre due borse di ricerca sono invece finanziate grazie ai contributi del 5xmille devoluti al NICO - Fondazione Cavalieri Ottolenghi nel 2023. Tutte le borse di ricerca ricevono inoltre un co-finanziamento da parte dei gruppi di ricerca del NICO che ospiteranno i vincitori.
Un progetto innovativo, come ha sottolineato il direttore del NICO prof. Alessandro Vercelli, soprattutto per la modalità di assegnazione delle borse. «Abbiamo lasciato alle giovani ricercatrici - una volta selezionate in base al cv e alla capacità di elaborazione progettuale - la scelta del gruppo di ricerca con cui lavorare, invertendo un processo che di solito vede i gruppi di ricerca bandire un posto e poi assegnarlo. In questo modo i giovani sono invogliati a scegliere i gruppi di ricerca che possono vantare gli argomenti più interessanti o più attinenti al loro percorso di studio, le pubblicazioni migliori e i metodi di ricerca più innovativi».
La dr.ssa Wilma Borello ha ricordato il forte impegno di Fondazione Venesio nel sostenere progetti in ambito medico scientifico, ma anche formativo e sociale, sottolineando come aiuti per quanto preziosi - ad esempio, centri diurni per persone con disturbi di tipo neurologico, come gli Alzheimer café - non possano essere la risposta definitiva. «Crediamo fortemente in questo progetto perché solo sostenendo la ricerca scientifica è possibile dare un contributo ‘strutturale’, lavorando a una cura che migliori le condizioni di vita di chi soffre di patologie neurodegenerative o in generale del sistema nervoso. Inoltre - ha concluso la dr.ssa Borello - solo grazie ai giovani, alla loro determinazione, energia e creatività - intesa come curiosità e capacità di generare idee - possiamo avere fiducia nel futuro».
Le vincitrici
Letizia Lazzerini è la vincitrice della Borsa di studio sostenuta da Fondazione Venesio EF, dedicata alle patologie del neurosviluppo. La dr.ssa Lazzerini - laureata in Biologia Molecolare e Applicata all’Università di Firenze - ha scelto di collaborare con il gruppo di Neurogenesi embrionale guidato dal prof. Ferdinando Di Cunto, dove svolgerà il progetto di ricerca dal titolo Analisi dei meccanismi cellulari e molecolari della sindrome del neurosviluppo MCPH17
Le microcefalie di origine genetica sono patologie del neurosviluppo caratterizzate da una forte riduzione del volume del cervello, accompagnate da sintomi invalidanti come disabilità intellettiva, epilessia e disturbi del movimento, causate da mutazioni in specifici geni. La sindrome MCPH17 si caratterizza per mutazioni del gene CIT, che possono determinare sindromi microcefaliche di gravità variabile. Il progetto su cui lavorerà la dr.ssa Lazzerini consiste nell’analisi dei meccanismi che legano le diverse tipologie di mutazione con i corrispondenti fenotipi clinici, con l’obiettivo di individuare possibili contromisure farmacologiche.
La seconda borsa è stata assegnata alla dr.ssa Giuliana Paravizzini, che ha scelto il gruppo di Rigenerazione dei nervi guidato dalla prof.ssa Stefania Raimondo. La dr.ssa Paravizzini - laureata di Ingegneria Biomedica al Politecnico di Torino - lavorerà al progetto di ricerca intitolato Strategie per migliorare la rigenerazione dei nervi periferici, una scelta che permetterà di valorizzare il carattere interdisciplinare del gruppo, integrando campi di studio diversi.
Lo studio di tecniche di riparazione dei nervi richiede infatti l’uso di biomateriali per migliorare la rigenerazione dei nervi lesionati. Con la dr.ssa Paravizzini il gruppo si arricchisce di competenze di ingegneria dei tessuti - che di norma cerca in collaborazioni esterne, proprio con il Politecnico di Torino - integrandole peraltro con l’utilizzo di nano materiali, altra competenza preziosa che la giovane ricercatrice ha acquisito nel suo percorso di studio.
La dr.ssa Nebai Ontiveros Sales, vincitrice della terza borsa di ricerca, si trasferirà da Madrid per lavorare con il gruppo di Neuroendocrinologia guidato dal prof. Stefano Gotti. Laureata in Psicologia con specializzazione in Psicobiologia e Neuroscienze, la dr.ssa Sales ha conseguito anche un Master di Ricerca in Psicobiologia, focalizzato sulle differenze di genere, gli ormoni tiroidei e sessuali, il cortisolo e la loro relazione con la neurodegenerazione e il normale invecchiamento.
Il progetto di ricerca Fitoestrogeni e diete ipoproteiche in madri con Anoressia Nervosa, quali le alterazioni per il neurosviluppo della prole? valorizza quindi le sue competenze sui sistemi neuroendocrini. Scopo del progetto è indagare le possibili conseguenze dei fitoestrogeni, nello specifico della soia, come sostituto nutrizionale nelle diete ipoproteiche durante la gravidanza, sulle madri affette da anoressia nervosa e sul neurosviluppo della prole.
Con l'occasione il prof. Vercelli ha mostrato i laboratori del NICO alle dr.sse Borello e Bosio, illustrando le apparecchiature scientifiche di altissimo livello in dotazione ai nostri ricercatori.
Agenda
Area Ricercatori
Guarda il video
GiovedìScienza racconta la ricerca al NICO
Vivere per sempre.
Una popolazione sempre più longeva, i suoi problemi e le risposte della ricerca
Hai perso la diretta? Guarda ora il video di GiovedìScienza al NICO: una puntata in diretta dai nostri laboratori dedicata alla ricerca sull'invecchiamento.