THE MOUNTAIN TOUCH :: Museo Nazionale della Montagna

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03/11/2022
THE MOUNTAIN TOUCH :: Museo Nazionale della Montagna
In copertina: Michael Fliri My private fog II, 2017
Fotografia a colori - Courtesy l’artista e Galleria Raffaella Cortese, Milano.
Foto: Rafael Kroetz

Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi”
Club Alpino Italiano - Sezione di Torino

THE MOUNTAIN TOUCH
fino al 02.04.2023

Piazzale Monte dei Cappuccini 7
10131 Torino - Italia

A cura di Andrea Lerda

con il patrocinio di Università degli Studi di Torino e NICO

La mostra

Paola Anziché, Emanuela Ascari, Sara Berts, Ruben Brulat, Alberto Di Fabio, Michael Fliri, Christian Fogarolli, Lucas Foglia, Fernando García-Dory, Nona Inescu, Marcos Lutyens, Andrea Nacciarriti, George Steinmann, Peter Stridsberg

Uno spazio di riflessione sul legame stretto e profondo, seppur dimenticato, che esiste tra l’essere umano, la montagna e la natura, e sui benefici di questa relazione, se vissuta come scambio e non come semplice esperienza di sfruttamento delle risorse.

Mediante un percorso narrativo immersivo – che raccoglie i lavori di tredici artisti italiani e internazionali –  The Mountain Touch coniuga il pensiero della “montagna che cura” con quello della “cura della montagna”.

Entrare in comunione con il mondo naturale a beneficio del proprio stato affettivo-emotivo, del proprio corpo, del cervello e della propria psiche. Questa intuizione ha guidato le persone per secoli, fino a sfociare oggi nella consapevolezza dell’azione terapeutica e rigenerativa che la natura è in grado di esercitare sul corpo e sulla mente dell’uomo.

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Nona Inescu | Concretion (Geophilia) VIII, 2017
Stampa Ultrachrone su carta sintetica Epson Enhanced, montata su VisualBond
Courtesy SpazioA, Pistoia

In un momento storico caratterizzato da emergenze pandemiche e ambientali, scienziati e ricercatori conducono studi per dimostrare - e validare in modo scientifico - quanto fino a qualche decennio fa è stato dimostrato empiricamente.
Recenti studi dimostrano infatti che il contatto con il mondo naturale riduce i livelli infiammatori nel cervello, collegati a depressione e altri disturbi dell’umore e disordini della salute mentale. Le ricerche dimostrano che sono sufficienti solo due ore in un bosco per abbassare significativamente i livelli di citochine nel sangue e alleviare lo stato infiammatorio.

Il contatto con ambienti naturali – come aree verdi, boschi e foreste – si traduce in una minore incidenza di allergie, di disturbi autoimmuni e di alti livelli di stress e, di contro, un miglioramento delle funzioni cardiovascolari, degli indici emodinamici, neuroendocrini, metabolici e ossidativi, nonché dei processi mentali e del benessere psichico.

L’esposizione è arricchita da un catalogo bilingue che raccoglie testi di esperti e ricercatori. Tra questi il contributo di Marina Boido e Alessandro Vercelli, NICO e Università di Torino dedicato ad approfondire quali sono i meccanismi biologici implicati nel vivere il verde come terapia non farmacologica e per prevenire le malattie neuropsichiatriche [Salute Mentale e Verde/Blu urbano | Progetto 2018-2022 MIUR Dipartimenti di Eccellenza].

Giovedì 26 gennaio 2023 - ore 17:30

IL CERVELLO IN UN BOSCO
Public talk 
> Museomontagna

Intervengono:
Marina Boido, Roberta Schellino, Alessandro Vercelli
NICO e Dipartimento di Neuroscienze, Università degli Studi di Torino

Quali sono gli effetti del contatto con la natura sui disturbi psichiatrici, e in particolare sulla depressione?
Comprendere quali meccanismi cellulari, molecolari e genetici vengano attivati o modificati dal “vivere il bosco” è l'obiettivo dello studio che i nostri ricercatori del gruppo di Sviluppo e patologia del cervello svolgono in collaborazione con la Clinica Psichiatrica della prof.ssa Paola Rocca, dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino (Presidio Molinette) e con l’Istituto Superiore di Sanità. 

A partire da questo studio, il talk esplora i meccanismi attraverso i quali la natura impatta positivamente sul nostro organismo, influenzando i sistemi cardiovascolare e immunitario, e agendo sul cervello con meccanismi e conseguenze non ancora del tutto conosciuti.

guarda le slide della conferenza | intervista alla prof.ssa Marina Boido

Informazioni sulla mostra e calendario completo degli eventi su museomontagna.org

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