Oltre 200 scienziati di tutto il mondo uniti per sviluppare nuove terapie e superare le barriere culturali tra Occidente e Medio Oriente
La Scienza può rendere il mondo un posto migliore. Ci credono oltre 200 eminenti scienziati provenienti da ogni parte del mondo, inclusi 29 Premi Nobel (tra cui la nostra Rita Levi Montalcini), che hanno unito le loro forze in The Science Bridge.
Promuovere collaborazioni di ricerca fra diversi Paesi per accelerare le scoperte scientifiche e lo sviluppo di nuove terapie. Ma anche, non meno importante, migliorare le relazioni umane fra le diverse culture nel mondo, a partire da quelle tra Paesi Occidentali e del Medio Oriente - Sud/Est asiatico.
‘Il Ponte della Scienza’ nasce con questi ambiziosi obiettivi, come ricorda il fondatore dell’iniziativa, il dottor Mazahir T. Hasan, professore presso il centro di neuroscienze Achucarro (Achucarro Basque Center) e membro della Fondazione Ikerbasque: «Gli scienziati, in quanto ricercatori di conoscenza, possono ritenersi ambasciatori dell’umanità poiché - grazie alla loro creatività e alle molte collaborazioni internazionali - favoriscono l’unione tra le popolazioni allo scopo di combattere le malattie per migliorare la qualità della vita».
La storia ci ricorda il riuscito scambio scientifico interculturale dei popoli Arabi e Persiani durante la loro Età d’Oro, risalente al Medioevo. Un modello storico di tolleranza e libero scambio di idee che oggi può diventare fonte d’ispirazione per promuovere la connessione fra culture diverse attraverso scopi scientifici comuni. È la premessa dell’articolo di presentazione dell’iniziativa, pubblicato dalla rivista Neuron e firmato da 122 autori - tra cui la nostra ricercatrice Ilaria Bertocchi, del gruppo di Neuropsicofarmacologia guidato dalla prof.ssa Carola Eva - provenienti da ben 82 centri di ricerca e 22 nazioni.
IL PROGRAMMA
In un primo tempo l’iniziativa organizzerà conferenze scientifiche, programmi di scambi di ricerca e borse di studio condivise per aumentare la collaborazione nelle scienze biologiche - specialmente le neuroscienze - mantenendo come obiettivo principale lo studio di nuove cure e trattamenti terapeutici.
In un secondo tempo si vogliono fondare due ‘Istituti Gemelli’: enti di ricerca complementari situati uno in Occidente e l’altro in un Paese del Medio Oriente - Sud/Est asiatico, e strutturati in modo da promuovere il libero scambio di idee e la condivisione delle scoperte.
«Ricercatori di culture e nazioni differenti insieme in ‘Istituti Gemelli’ - ha commentato il premio Nobel Prof. Torsten Wiesel, della Rockfeller University di New York (USA) - un concetto innovativo proposto da The Science Bridge che può dare un contributo importante sia alla scienza che alle relazioni umane».
«La nostra motivazione chiave - ricorda Thomas Lissek, primo autore della pubblicazione e studente di medicina all’Università di Heidelberg - è accelerare il progresso scientifico attraverso lo stabilirsi di nuove amicizie e collaborazioni in tutto il mondo».
La scienza può portare con successo all’unione di culture diverse: la ricerca moderna usa infatti la ragione e la logica per il suo pensare scientifico, disarmando così i movimenti che si oppongono al libero flusso di idee come il fondamentalismo, l’eccessivo nazionalismo o la censura.
I risultati che favoriscono il progresso della scienza e della tecnologia sono spesso benefici per la società in cui vengono raggiunti e l’innovazione in queste aree si traduce direttamente in migliori condizioni della qualità della vita. Nel mercato mondiale moderno, le diverse Nazioni necessitano di forte vigore creativo nel settore della scienza per rimanere competitive e per guidare la propria crescita economica: la collaborazione fra persone che lavorano in diversi contesti stimolerà il progresso e migliorerà la situazione globale.
The Science Bridge ha infine l’obiettivo di coinvolgere continuamente il pubblico tramite la comunicazione e la discussione dei risultati ottenuti con la ricerca, in modo che le popolazioni possano avere accesso diretto alle nuove conoscenze.
Per informazioni su The Science Bridge:
www.thesciencebridge.org - info@thesciencebridge.org
Riferimenti:
Neuron, 15 November 2017
Building Bridges through Science
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