Promuovere la ricerca scientifica, la formazione specialistica nell’ambito delle patologie endocrine legate all’esposizione agli inquinanti ambientali, ma anche incontri scientifico-divulgativi per incrementare le conoscenze sui rischi insiti nell’esposizione a sostanze tossiche e sostenere studi di ricerca traslazionale e di base nel campo endocrino-ambientale.
È l'obiettivo del Club SIE Endocrinologia ambientale della Società Italiana di Endocrinologia - coordinato dai prof. A. Lenzi e A. Colao - che si è riunito per il suo primo meeting il 19 giugno a Roma, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. L'evento, promosso dalla SIE, ha avuto il contributo del Comitato nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della vita (CnBBSV), l'organismo di supporto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha il compito di assicurare il coordinamento, l'armonizzazione e l'integrazione di programmi, iniziative e attività dei Ministeri, degli Enti e degli Organismi pubblici e privati operanti nel settore delle biotecnologie, al fine di garantire forme di intervento unitarie e omogenee.
Protagonisti di questo primo incontro la Segreteria della Presidenza del Consiglio, l'Istituto Superiore di Sanità ed ENEA, che hanno illustrato le posizioni del Governo italiano sul tema della regolamentazione degli interferenti endocrini e i progetti portati avanti in questo campo presso ISS ed ENEA.
A seguire, una serie di discussioni sull'impatto degli IE sui tumuri tiroidei, tumori ipofisari, sulla fertilità maschile e femminile e sulla sindrome metabolica. Nel pomeriggio, una serie di brevi comunicazioni e - a chiusura del convegno - la lettura magistrale su Interferenti endocrini e circuiti neuroendocrini (clicca per leggere la relazione) del prof. Giancarlo Panzica, Direttore del Dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Torino e responsabile del gruppo di ricerca di Neuroendocrinologia qui al NICO.
Il prof. Panzica ha evidenziato come anche il sistema nervoso centrale sia un importante bersaglio per l'azione degli ormoni e quindi degli IE. Lo studio di tali effetti è stato condotto in vari modelli animali. In particolare sono stati esaminati gli effetti del bisfenolo A (componente ubiquitario delle plastiche e di molti altri prodotti industriali) sul differenziamento di alcuni circuiti cerebrali coinvolti nel controllo della riproduzione, del comportamento sessuale e del controllo energetico; e gli effetti della tributiltina - composto organostannico a larga diffusione, presente nei PVC e nei pesticidi - sui circuiti di controllo del comportamento di assunzione del cibo e del metabolismo energetico.
il venerdì di Repubblica del 17/4/2017
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