Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla

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29/05/2022
Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla

30 maggio
Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla
WorldMSday

I Connect, We Connect è lo slogan e il tema portante del #WorldMSday 2020-2022. Tra le tante connessioni possibili noi del NICO ne sposiamo in particolare una: collegare le persone affette da SM alla ricerca sulla SM. Accendiamo quindi i riflettori su alcuni traguardi importanti raggiunti dalla ricerca e sull'attività del gruppo di ricerca NICO di Neurobiologia clinica, che lavora fianco a fianco con i neurologi del CRESM - il Centro di Rifermento Regionale per la SM dell’AOU San Luigi Gonzaga di Orbassano (TO).  

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La Sclerosi Multipla in Italia e nel mondo

La Sclerosi Multipla (SM) è una malattia infiammatoria autoimmunitaria e neurodegenerativa che colpisce più comunemente i giovani tra i 20 e i 40 anni e in modo particolare le donne, con una frequenza di quasi il triplo rispetto agli uomini. Oggi - secondo i dati della MS International Federation (Atlas of MS) - 2,8 milioni di persone in tutto il mondo hanno la SM.

L’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM) stima che in Italia vi siano più di 125.000 persone con SM (127.000 secondo la MS International Federation, con un’incidenza di 208 casi su 100 mila persone, come si vede dalla mappa qui in basso) di cui oltre 9.000 in Piemonte.

Al momento non esiste una cura definitiva, ma sono disponibili diverse terapie che, se assunte precocemente nella storia di malattia, sono in grado di rallentarne efficacemente il decorso e di migliorare la qualità della vita delle persone con SM.

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La ricerca: alcuni traguardi importanti

Un’occasione importante per ricordare i traguardi raggiunti dalla ricerca, che ha permesso di avere a disposizione terapie in grado di modificare il decorso di malattia e le aspettative sulla qualità di vita di chi oggi riceve la diagnosi.
Da un lato vi sono numerosi farmaci in grado di agire sul sistema immunitario, riducendo frequenza e gravità degli attacchi e rallentando la progressione della malattia. Dall’altro le procedure innovative, come il trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche (aHSCT) che determina un reset del sistema immunitario e offre prospettive di remissione a lungo termine.

La ricerca e la cura in Piemonte

Il Centro di Riferimento Regionale per la Sclerosi Multipla (CRESM) dell’AOU San Luigi Gonzaga di Orbassano (TO) rappresenta il punto di riferimento per oltre 2.000 pazienti con SM in Piemonte e coordina la rete piemontese di Centri per la SM.

Neurobiologia

Il CRESM si caratterizza per la sinergia tra attività clinica e di ricerca neurobiologica: neurologi, infermieri specializzati, tecnici di neurofisiopatologia e psicologi che gestiscono la diagnosi e la terapia della SM lavorano a stretto contatto con biologi, biotecnologi e biostatistici del Laboratorio di Neurobiologia clinica e della Banca Biologica del CRESM (BB-CRESM) ospitati qui al NICO (ricordiamo che il nostro Istituto ha sede presso il comprensorio dell’Ospedale San Luigi).

La Banca Biologica del CRESM (BB-CRESM)

È la prima biobanca istituzionale dedicata alla Sclerosi Multipla e ad altre patologie neurologiche ed autoimmuni in Italia. Ha la funzione di raccogliere, conservare e distribuire campioni biologici come sangue, liquor, cellule immunitarie ai ricercatori di tutto il mondo.

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La BB-CRESM è una struttura senza scopo di lucro finanziata in parte dalla Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (FISM) ed è una componente di BBMRI, il Nodo nazionale della Infrastruttura di Ricerca Europea delle Biobanche e delle Risorse BioMolecolari (BBMRI-ERIC). La BB-CRESM raccoglie, processa, conserva e distribuisce ai ricercatori di tutto il mondo campioni biologici di persone sane, con SM o altre patologie neurologiche/autoimmuni per rendere più efficace e veloce la ricerca sulla SM.

Il Laboratorio di Neurobiologia Clinica

Il Laboratorio di Neurobiologia Clinica si occupa della diagnosi, del monitoraggio dell’efficacia delle terapie per la SM, e dello studio dei meccanismi biologici che causano la malattia per identificare nuovi bersagli terapeutici.
È tra i pochi centri in Italia che utilizza la tecnologia SIMOA per il dosaggio su sangue e liquor dei Neurofilamenti a catena leggera (NFL) - il cui livello correla con l’entità del danno neuronale causato dalla malattia - e sta permettendo lo sviluppo di strategie promettenti per il monitoraggio della SM e della risposta alle terapie.

Neurobiologia 2 - web

La sede del Laboratorio all’interno del NICO permette una proficua collaborazione con gli altri otto Gruppi di Ricerca, tutti dedicati alla studio della fisio-patologia del Sistema Nervoso.

Uno storico filone di ricerca del Laboratorio di Neurobiologia Clinica, svolto in collaborazione con altri centri di eccellenza dell’Università di Torino, è rivolto a chiarire i meccanismi ancora ignoti alla base dell’effetto benefico che la gravidanza esercita sulle donne con SM.

Dopo aver identificato un set di geni anti-infiammatori la cui espressione alterata nelle cellule immunitarie delle donne con SM viene normalizzata durante la gestazione, gli sforzi si concentrano ora nell’individuare strategie di ripristino del controllo dei processi infiammatori.

Agenda

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