Giornata mondiale della SLA: il punto sulla ricerca al NICO

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21/06/2022
Giornata mondiale della SLA: il punto sulla ricerca al NICO

21 giugno Global Day 
Giornata Mondiale della SLA

Come ogni anno il 21 giugno si celebra - grazie all’International Alliance of ALS/MND Associations - il Global Day, la Giornata mondiale della SLA. La scelta del solstizio d’estate non è casuale: simboleggia infatti la speranza in un punto di svolta per la ricerca delle cause, dei trattamenti e delle cure per sconfiggere questa patologia. 

La Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) è una malattia neurodegenerativa, che colpisce i motoneuroni (le cellule che trasmettono gli impulsi motori ai muscoli scheletrici) determinando progressiva atrofia muscolare e paralisi. In Italia si stimano almeno 3.500 malati e 1.000 nuovi casi ogni anno. Fattori genetici e ambientali contribuiscono al suo esordio: poiché le cause non sono ancora state completamente chiarite e la malattia si presenta come multifattoriale, a oggi non esiste ancora una cura.

Il gruppo NICO di Sviluppo e patologia del cervello, guidato dal prof. Alessandro Vercelli, si occupa da anni di studiare alcuni meccanismi cellulari e molecolari alla base della SLA e di testare possibili strategie terapeutiche. In questo contesto, la prof.ssa Marina Boido (nella foto qui in basso) ha avviato di recente due progetti.

MarinaBoido_NICO_web

L'impatto dei fattori stressanti

Il primo è volto a comprendere come fattori stressanti - stile di vita, inquinanti, cambiamento ambientale/globale - possano impattare sull’esordio e la progressione della malattia. I diversi tipi di stress possono infatti far accumulare alterazioni che predispongono alla patologia, determinando modifiche cellulari, molecolari e genetiche a carico delle cellule del Sistema Nervoso. I risultati dello studio potranno essere rilevanti non solo per la patologia specifica, ma anche per molte altre malattie neurodegenerative (i motoneuroni - nell'immagine qui sotto - sono coinvolti anche il altre patologie, come la SMA).

motoneuroni

La terapia cellulare

Il secondo progetto è incentrato sulla terapia cellulare, da anni studiata del gruppo come possibile approccio per rallentare la progressione della malattia. In collaborazione con il prof. Angelo Luigi Vescovi (IRCCS Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza) e il supporto della Fondazione Revert stiamo conducendo alcuni studi per verificare l’efficacia di una terapia sostitutiva, che prevede il trapianto di cellule staminali neurali umane, trapiantate in situ o nel liquor, al fine di permetterne l’integrazione nei circuiti nervosi persi e rallentare così la progressione dei sintomi.

La forza della nostra attività risiede nel condurre i nostri studi con un approccio multidisciplinare. Affianchiamo infatti la ricerca di base (volta a capire i meccanismi di funzionamento e riparazione del sistema nervoso) alla ricerca applicata (per tradurre le conoscenze di base in approcci terapeutici), in stretta collaborazione con i clinici, quale valore aggiunto ai nostri studi.
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