Lo studio guidato dalla prof.ssa Eriola Hoxha conferma che ELOVL5 e gli acidi grassi poli-insaturi che permette di sintetizzare, come gli omega-3, sono importantissimi per preservare il funzionamento cerebrale tramite la corretta comunicazione tra cellule nervose.
Gli straordinari sviluppi nella tecnologia sulle cellule staminali e le ultime ricerche sugli interferenti endocrini e i loro effetti sulla salute. Domenica 12 ottobre, a partire dalle 10, appuntamento al Festival di Settimo Torinese con i nostri ricercatori.
DEADLINE ESTESA! Sono aperte fino al 20 ottobre le iscrizioni al XXXV Congresso GISN – Gruppo Italiano per lo Studio della Neuromorfologia – in programma a Torino il 28 e 29 novembre 2025.
Progetti per scoprire nuove forme di plasticità. Scopri di più su questa affascinate linea di ricerca del prof. Luca Bonfanti
In occasione della Giornata mondiale dell’Alzheimer Sperimentare l’utilizzo di robot nell’assistenza degli anziani monitorandone il livello cognitivo (a domicilio o nelle RSA). L’obiettivo del progetto Daisi&Ron è contribuire a individuare l’Alzheimer e altre patologie affini, promuovendo l’invecchiamento attivo attraverso esercizi e attività cognitive, grazie all’impiego combinato di robot con funzione assistenziale, AI conversazionale per la comunicazione utente-robot e realtà virtuale. […]
La scoperta del gruppo coordinato da Luca Bonfanti, pubblicata sulla rivista Plos Biology, riguarda i neuroni immaturi dell’amigdala, la nota regione sottocorticale implicata nella gestione delle emozioni.
Lo studio dimostra che SKT è un elemento cruciale per la formazione e la funzione delle sinapsi, i punti di contatto attraverso cui i neuroni comunicano.
Solo il futuro, grazie anche ai nuovi approcci sperimentali, potrà dare una risposta. Intanto una ricerca del Karolinska Institute – pubblicata su Science e ripresa da molte testate italiane – ha riacceso le speranze (e i dubbi) sulla possibilità del cervello di rigenerarsi. Il commento di Luca Bonfanti.
Non c’è ricerca senza libertà: di studio, di movimento e di ricerca della verità su quel che ci circonda e ci accade. UniStem Day 2025 è dedicata a Giulio Regeni.
GUARDA IL VIDEO – Il nostro cervello ha una capacità limitata di ripararsi da solo. Ma una strada promettente è offerta dalle terapie con cellule staminali: cellule “madri” da cui ottenere nuovi neuroni.
In occasione della Giornata mondiale dedicata alla lotta contro la SLA, confermiamo il nostro impegno nello studio di questa grave malattia.
Per le interviste #fuoriposto Frida ha intervistato al Polo del ‘900 la prof.ssa Elena Tamagno, che qui al NICO guida il gruppo di ricerca di Invecchiamento e Alzheimer.
Perché scegliere tra una buona birra in compagnia e la scienza? Con Pint of science puoi gustare comodamente tutte e due!
La colonizzazione dello spazio può sembrare un problema remoto, ma implica sfide per la medicina che possono avere ricadute per la vita quotidiana.
L’11 e 12 marzo alle 18:00 al Circolo dei lettori di Torino, due serate per i 30 anni della Fondazione Cavalieri Ottolenghi: si parlerà di salute del cervello.
Piero Taverna, per 20 anni impegnato nel volontariato e nella raccolta fondi per la ricerca sulla SMA, viene omaggiato dal prof. Vercelli del NICO con una borsa di studio.
Journal of Clinical Investigations, settembre 2024 Organoidi cerebrali: un modello ideale per lo studio delle microcefalie umane.
Giovedì 28 novembre si è tenuta la premiazione delle prime 3 vincitrici del bando Nutrire i talenti, che sostiene giovani ricercatori con borse annuali presso il NICO.
GUARDA IL VIDEO – Federico Luzzati spiega cosa sono le cellule staminali, quali sono i loro limiti e quali approcci studiamo per poter sfruttare a pieno il loro potenziale nella cura delle malattie neurodegenerative.
Un nuovo studio del NICO rivela che anche astrociti fuori dalle classiche nicchie staminali possono contribuire alla neurogenesi dopo una lesione.
La prof.ssa Annalisa Buffo (NICO – UniTo) è nel team vincitore di un ERC Synergy Grant. Il progetto per sviluppare terapie personalizzate per Parkinson e Huntington.
Il Nobel per la Medicina 2024 va ad Ambros e Ruvkun per la scoperta dei microRNA. Una scoperta nata da ricerca di base su un verme, oggi cruciale per la regolazione genica.
Nutrire i talenti per far crescere la ricerca Aperto il bando per 4 borse di ricerca della durata di un anno. Il NICO rinforza la sua squadra di giovani ricercatrici e ricercatori grazie al contributo di Fondazione Venesio EF e Associazione Girotondo ODV Investire nella ricerca di base è il primo passo per trovare le cause, e quindi la cura, per le malattie […]
In occasione della Giornata mondiale dell’Alzheimer, facciamo il punto su una nuova linea ricerca che riguarda il coinvolgimento precoce del sistema immunitario nelle malattie neurodegenerative.
L’Alzheimer, la più diffusa malattia neurodegenerativa, inizia a colpire il cervello decenni prima dei sintomi, con gravi impatti su pazienti, famiglie e società
Vi invitiamo a viaggiare con noi tra ‘altri’ cervelli: cervelli umani e animali per svelare i misteri dello sviluppo della corteccia cerebrale, modelli di cervelli ingegnerizzati in provetta per la cura delle malattie neurodegenerative, cervelli lontani – come quello del polpo – che nel controllo dei movimenti ispirano la robotica o come quello di un vermetto solo all’apparenza insignificante.
Lo studio, frutto di una collaborazione tra NICO, Università di Torino, Padova e Hannover, apre nuove prospettive terapeutiche per le lesioni nervose.
Effetti immunomodulatori del tamoxifene: implicazioni per il suo utilizzo nella ricerca biomedica
SUMOmyePATH: Illuminating the Role of SUMOylation in Myelin Pathologies.
Come illuminare i misteri con la mielina
Mariarosa Mezzanotte ha vinto una borsa post-doc 2024 della Fondazione Veronesi per studiare al NICO il legame tra ferro, declino cognitivo ed esercizio fisico.
Luca Bonfanti propone un inedito trade-off evolutivo tra neurogenesi adulta e presenza di neuroni immaturi, due processi che coesistono con peso variabile tra le specie.
I tumori cerebrali sono le neoplasie solide più comuni nell’età pediatrica. Ogni anno in Italia a circa 400 bambini e adolescenti viene diagnosticato un tumore cerebrale primario.
Le nostre ricercatrici esplorano nella review su Frontiers in Medical Engineering nuovi modelli in vitro basati su ingegneria tissutale.
Le noLe nostre ricercatrici, con Pharmafox, hanno brevettato ActR-Fc-nLG3, molecola che potenzia muscoli e giunzioni neuromuscolari.
Uno studio del NICO mostra che il trapianto di neuroni da staminali embrionali umane potrebbe offrire nuove speranze terapeutiche per la malattia di Huntington.
In occasione della Giornata mondiale del cervello, Enrica Boda racconta il ruolo chiave di mielina e oligodendrociti nella plasticità, apprendimento e memoria.
12 progetti PRIN finanziati su 14: un grande risultato per il nostro Istituto e per i 12 ricercatori premiati, grazie a un lavoro di squadra e collaborazioni interdisciplinari.
Lo studio del NICO indica il Lestaurtinib come promettente candidato per il trattamento del medulloblastoma, grazie al suo potenziale nel riposizionamento farmacologico.
Marilena Marraudino vince per il terzo anno la borsa della Fondazione Veronesi per studiare gli effetti di stress e fitoestrogeni in gravidanza sulla prole adulta.
Dalle bottigliette d’acqua ai contenitori di latta per alimenti: il bisfenolo A era dappertutto. L’EFSA ha finalmente riconosciuto i suoi effetti nocivi sulla salute, riducendo di 20 mila volte la dose giornaliera, ma potrebbe non bastare. Ne parliamo su TrendSanità con il prof. Stefano Gotti del lab di Neuroendocrinologia del NICO.
Uno studio del NICO mostra che l’esposizione perinatale a BPA e BPS anticipa la sclerosi multipla e aggrava i danni nei maschi.
Il risultato è frutto della collaborazione della prof.ssa Michela Guglielmotto (NICO e Dipartimento di Neuroscienze UNITO) con i medici del Centro di Medicina del sonno dell’ospedale Molinette AOU Città della Salute e della Scienza di Torino.
Enrica Boda del NICO è tra i 3 vincitori piemontesi del bando Telethon 2022 e studierà la microcefalia primaria MCPH17 grazie al finanziamento assegnato.
Il progetto CRESM-NICO, avviato con il supporto di ROCHE, punta a introdurre nella pratica clinica il dosaggio dei neurofilamenti leggeri (NFL) nel sangue per monitorare la sclerosi multipla.
Lo studio coordinato da Vercelli e Granata dimostra che la molecola MR-409, sviluppata a Miami, rallenta la progressione della SMA.