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Il recettore NPY-Y1 controlla l'apprendimento spaziale e l'espressione delle reti perineuronali

Lo studio del nostro gruppo di Neuropsicofarmacologia - pubblicato su Neuropharmacology - suggerisce per la prima volta la presenza di un collegamento funzionale tra trasmissione NPY-Y1R e reti perineurali, un link funzionale che può svolgere un ruolo chiave nel controllo dell'eccitabilità dell’ippocampo dorsale e delle funzioni cognitive da esso regolate.

26 gennaio 2021

Sclerosi multipla: lesioni del tessuto cerebrale associate a un'alterazione della proteina A20

In questo studio pubblicato su Brain Pathology le nostre ricercatrici del laboratorio di Neurobiologia clinica hanno analizzato per la prima volta l’espressione di A20 in tessuti cerebrali post-mortem di persone con SM, confrontandola con quella di tessuti di persone senza SM.

21 gennaio 2021

Le differenze di sesso influenzano l'impatto della manipolazione genica sul metabolismo e sul comportamento

Cervello e ormoni gonadici interagiscono nel controllare le funzioni metaboliche e comportamentali in modo sesso-dipendente. Tuttavia, la maggior parte della ricerca neuroscientifica traslazionale relativa a modelli animali di disturbi endocrini e psichiatrici viene spesso condotta solo su soggetti maschi.

In questa review le nostre ricercatrici del gruppo di Neuropsicofarmacologia suggeriscono come una maggiore conoscenza di tali differenze sia utile per lo sviluppo di terapie più mirate per una varietà di disturbi legati al sesso, come la sindrome metabolica, l’osteoporosi e la dipendenza da etanolo.

12 gennaio 2021

ALBA: un impegno per rendere la scienza inclusiva

Il NICO è orgoglioso firmatario della ALBA Declaration on Equity and Inclusion.
La Dichiarazione rappresenta il nostro impegno per rendere la scienza più inclusiva.

11 gennaio 2021

GPER: il recettore degli estrogeni che fluttua con gli ormoni

Interagiscono con i loro recettori cellulari nello stesso modo in cui una chiave entra in una serratura: sono i recettori degli estrogeni (ER), ampiamente diffusi nel nostro organismo e anche nell’encefalo. Il perfetto incastro tra gli estrogeni e i loro recettori innesca una serie di eventi biochimici che culminano nella regolazione di determinate zone attive del DNA cellulare, responsabili a loro volta della sintesi delle proteine, controllando così funzioni importanti come fertilità, metabolismo, ciclo sonno/veglia, memoria e stati d’ansia.

Questa regolazione avviene per mezzo di recettori nucleari degli estrogeni noti e studiati da molto tempo. Recentemente però è stato identificato un nuovissimo recettore per gli estrogeni: GPER. Le nostre ricercatrici del gruppo di Neuroendocrinologia ne hanno approfondito in due studi la distribuzione nell’encefalo, suggerendo che la regolazione degli estrogeni attraverso il recettore GPER può essere diversa nei maschi e nelle femmine e può fluttuare durante il ciclo estrale nelle femmine.

9 novembre 2020

Disfunzioni mitocondriali: il filo rosso che unisce le malattie neurodegenerative

Producono l’energia necessaria per il sostentamento delle funzioni cellulari e hanno un ruolo chiave nel mantenere l’equilibrio  cellulare, e quindi nella protezione dei danni al DNA che possono determinare l’insorgenza di mutazioni e - in conseguenza - di uno stato patologico. Parliamo dei mitocondri, organelli di cui sono ricchi i tessuti nervosi colpiti nelle patologie degenerative, che necessitano di un grande apporto energetico.
Lo studio delle loro disfunzioni assume quindi un ruolo sempre più centrale nel capire dei meccanismi alla base delle patologie neurodegenerative e - come suggeriscono in questa review pubblicata su International Journal of Molecular Sciences le nostre ricercatrici del gruppo di Sviluppo e patologia del cervello, guidato dal prof. Vercelli - possono rappresentare nuovi promettenti target terapeutici. 

17 settembre 2020

Maschi e femmine: uno studio sui meccanismi che regolano le differenze sessuali dell’attività cerebrale

Le differenze di sesso influenzano il cervello, il comportamento, le funzioni metaboliche e contribuiscono alla vulnerabilità alle malattie. Tuttavia, i meccanismi alla base delle differenze sessuali dell'attività cerebrale sono ancora poco noti. 
Le nostre ricercatrici del gruppo di Neuropsicofarmacologia hanno analizzato l'inattivazione condizionale del gene Npy1r nei topi, osservando che induce differenze legate al sesso delle funzioni metaboliche e comportamentali.

16 settembre 2020

I neuroni immaturi preferiscono i cervelli grandi

La corteccia cerebrale dei mammiferi con encefalo di grandi dimensioni contiene un pool di neuroni giovani e indifferenziati. Lo dimostra lo studio guidato da Luca Bonfanti e Chiara La Rosa del nostro gruppo di Neurogenesi adulta e pubblicato sulla prestigiosa rivista eLife.
Questi risultati identificano i neuroni immaturi come una potenziale riserva di plasticità nella corteccia cerebrale, rappresentando una forma nuova e “alternativa” di neurogenesi. L'augurio è che questo lavoro possa ispirare la ricerca di una simile “riserva” anche nell’uomo, aprendo nuove strade per la prevenzione e il trattamento delle demenze senili.

21 luglio 2020

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GiovedìScienza racconta la ricerca al NICO

Vivere per sempre. 
Una popolazione sempre più longeva, i suoi problemi e le risposte della ricerca

Hai perso la diretta? Guarda ora il video di GiovedìScienza al NICO: una puntata in diretta dai nostri laboratori dedicata alla ricerca sull'invecchiamento.

3 marzo 2022